Cina-Africa e il FOCAC

Il presidente Xi Jinping all’apertura a Pechino dei lavori del “Forum on China-Africa Cooperation”, ha annunciato che la Cina porterà a termine un totale di otto principali iniziative con i Paesi africani nell’arco dei prossimi 3 anni, in un progetto di “Comunità Cina-Africa di destino condiviso” e “Senza fine politico collegato”, per un totale di “$60 billion” in nuovi finanziamenti. L’obiettivo è di accelerare la costruzione della “One Belt, One Road initiative”, la nuova via della Seta -via mare e via terra-. In particolare, la Cina istituirà il “China-Africa Economic and Trade Expo in China”, un collegamento permanente del libero scambio, oltre a dare il pieno supporto al raggiungimento della sicurezza alimentare entro il 2030 come proposto dai Paesi africani, e allo stanziamento di un miliardo di yuan (146,3 milioni di dollari) in aiuti umanitari d’emergenza per i Paesi afflitti da calamità naturali. I 60 miliardi annunciati da Xi si suddividono principalmente in 15 miliardi dedicati agli aiuti, ai prestiti senza interessi e ai finanziamenti agevolati. Più precisamente, in una linea di credito da 20 miliardi, in 10 miliardi di fondi speciali nel fondo per lo sviluppo “China-Africa”; in fondi speciali da 5 miliardi infine, per l’import dall’Africa. In più, le compagnie cinesi saranno incoraggiate a investire non meno di 10 miliardi di dollari nel prossimo triennio. Per i Paesi meno sviluppati, pesantemente indebitati e senza sbocchi sul mare con relazioni diplomatiche con la Cina, Pechino ha offerto l’esenzione eccezionale dagli interessi sui debiti a partire dalla fine del 2018.

Questo forum (che ha avuto pochissima copertura mediatica), è sicuramente la risposta del presidente Xi alla guerra commerciale USA-Cina con la quale il presidente Trump è pronto ad aumentare (a partire da questa settimana, secondo i rapporti), le tariffe sui beni cinesi, valutati “over $200 billion”. Gli esportatori cinesi quindi, si prevede cercheranno nuovi mercati e maggiori legami commerciali e d’investimento con l’Unione Europea, il Regno Unito e la Russia, ma le reali opportunità di espansione commerciale le troveranno nei mercati emergenti: Medio Oriente, Asia centrale, Sud e Sud-Est asiatico, Sud America e Africa. I legami Cina-Africa hanno già raggiunto risultati notevoli. Nel 2017, le cifre ammontavano a $170 billion, con le esportazioni della Cina verso l’Africa valutate in $94.74 billion e le importazioni africane nel paese valutate in $75.26 billion, mentre esportazioni africane verso la Cina sono aumentate del 32,8% anno su anno (Source: China’s Ministry of Commerc). Dei 10 Paesi africani indicati nello scorso anno da Transparency International, quattro di loro hanno inviato i loro presidenti al vertice: Guinea equatoriale, Somalia, Sudan e Sud Sudan ma Liu Guijin, ex inviato speciale della Cina in Africa, ha dichiarato che la Cina non vuole che il suo denaro si disperda attraverso la corruzione: “China’s engagement in Africa is focused on its people and we do not give our money to corrupt governments or officials”, ha detto Liu. In effetti, una dichiarazione adottata dopo il vertice, pubblicata mercoledì, ha affermato che la Cina e l’Africa continueranno ad adottare un approccio di “tolleranza zero” alla corruzione. Staremo a vedere.

afrika

Autore: niaguaita

Sociologa e scrittrice

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